Il geranio è una delle piante maggiormente diffuse in Italia, orginaria del nord Africa, dotata di una grande duttilità che può effettivamente mettere in mostra attraverso qualsiasi ambito specifico, dalla serra fino al balcone relativamente meno curato possibile. Potare il geranio è una azione di grande utilità e responsabilità che serve parecchio alla nostra pianta di geranio.
Quando e come farlo corrspondono alle principali informazioni da seguire per la cura di questa specie, che è molto resistente ed adattiva, ma ha diversi “punti deboli” e per questo va considerata come da tenere d’occhio in particolare durante i periodi meno attivi, ed essendo una pianta che ha una buona diffusione e resistenza ha periodi distinti di potatura.
La cura del Geranio
E’ molto apprezzata per la capacità di resistere senza problemi al caldo, anche quello estivo decisamente torrido, anzi una delle sue necessità è legata all’esposizione solare: ha infatti bisogno di diverse ore di sole abbastanza diretto ed anche in inverno necessita di una quantità di luce solare sufficiente, è una specie che in varie tipologie è una pianta perenne.
Nonostante questo durante l’inverno va incontro al riposo vegetativo, per questo la pianta non va potata, salvo interventi di urgenza come attacchi di parassiti e malattie, perchè il geranio non potrà “rispondere” in modo adeguato. Esistono tendenzialmente due tipi di potature del geranio, legata a due contesti specifici e definiti nel tempo, come vedremo.
Quando potare
La potatura primaverile è quella meno invasiva perchè serve sostanzialmente ad eliminare esclusivamente i rami che non sono più utili, quelli secchi, ma anche le ramificazioni senza gemme e troppo sottili, non deve essere effettuata quando fa ancora freddo ma neanche troppo vicino alla primavera inoltrata, prevalentemente quando il caldo non è ancora costante.
- La potatura autunnale viene svolta ovviamente durante l’autunno ma si può iniziare anche a fine estate, quando le temperature sono oramai in calo
- La potatura in questo caso è più consistente e serve anche come cimatura, quindi per eliminare le estremità oramai non più effettivamente utili ma anche e soprattutto per dare una forma più coerente e gradevole alla pianta
I tagli vanno sempre effettuati con un paio di cesoie robuste e ben affilate, provocando dei tagli mai perpendicolari ma obliqui di circa 45° di inclinazione. In primavera vanno rimossi anche i rami che sono oramai vecchi e quindi più legnosi e meno verdi, in autunno vanno eliminate tutte le sezioni che sono “non utili” e quelle danneggiate dal freddo.
In senso generale una potatura più radicale non è mai consigliata, eccezion fatta se abbiamo notato degli interventi di micro organismi oppure insetti che hanno attaccato la pianta, come il ragnetto rosso, che depone le uova all’interno delle foglie. I gerani come detto sono piante abbastanza resistenti ma in particolare durante il riposo vegetativo possono essere indebolite.